Ipotiroidismo
L’ipotiroidismo è una malattia della tiroide causata da un’inefficienza della ghiandola tiroidea, la quale non è in grado di sintetizzare una quantità di ormoni tiroidei T3 e T4 adeguata al fabbisogno dell’organismo e ciò determina una riduzione di tutti i processi metabolici. Può capitare, ma molto più raramente, una resistenza all’azione dei suddetti ormoni a livello tissutale.
In parola semplici, l’ipotiroidismo si diagnostica quando la tiroide è ipoattiva, cioè quando la ghiandola tiroidea non riesce a produrre ormoni tiroidei in quantità sufficienti a far funzionare normalmente il corpo.
Una persona è affetta da ipotiroidismo se ha troppo pochi ormoni tiroidei nel sangue. La ghiandola tiroide deve avere iodio a sufficienza per poter produrre gli ormoni tiroidei.
I sintomi dell’ipotiroidismo
I sintomi dell’ipotiroidismo possono essere di varie nature, ed alcuni molto diversi fra loro, tuttavia generalmente sono legati a un rallentamento generalizzato dei processi fisiologici.
Tra i sintomi più comuni si riscontrano:
- Secchezza e fragilità dei capelli
- Letargia e difficoltà di memoria
- Ispessimento della lingua e lentezza nel parlare
- Sudorazione diminuita
- Sensazione di freddo
- Ipotensione
- Pelle ruvida,secca, desquamata e giallastra
- Aumento del peso corporeo
- Debolezza muscolare
Nelle donne, oltre ai sintomi sopra citati, si può inoltre riscontrare amenorrea, ovvero alterazioni del ciclo mestruale, fino all’assenza di mestruazioni.
La diagnosi dell’ipotiroidismo
La conferma di ipotiroidismo avviene generalmente attraverso un semplice esame del sangue, tramite il quale si andranno a valutare i livelli ormonali del paziente.
Alti valori ematici di TSH e bassi livelli di T3 e T4 confermano i sospetti di ipotiroidismo.
Le cause dell’ipotiroidismo
L’ipotiroidismo si viene a determinare come conseguenza di un malfunzionamento del meccanismo circolare che coinvolge oltre alla tiroide anche ipotalamo e ipofisi, e può essere di due tipologie:
- ipotiroidismo primario (95% dei casi), provocato da una patologia della tiroide.
- ipotiroidismo secondario(5%: dei casi), dovuto a insufficiente produzione di ormone tiroide-stimolante (TSH) da parte dell’ipofisi.
Si calcola che l’ipotiroidismo colpisca in media lo 0,5-1% della popolazione, con una netta prevalenza nel sesso femminile.
Ci possono essere molte ragioni per cui le cellule della tiroide non riescono a produrre abbastanza ormoni. L’ipotiroidismo può essere determinato dall’assenza congenita della tiroide o da un suo sviluppo incompleto, per alterazioni anatomiche, per una sua asportazione chirurgica, per l’assunzione di farmaci antitiroidei o di iodio radioattivo.
Più comunemente, le varie forme di ipotiroidismo vengono classificate in primarie o primitive, secondarie e terziarie. Nel primo gruppo rientrano tutte quelle malattie dipendenti dalla ridotta funzionalità del tessuto tiroideo, mentre si parla di ipotiroidismo secondario e terziario quando le patologie sono a carico, rispettivamente, di ipofisi ed ipotalamo. Alcuni degli ormoni secreti da queste due strutture sono infatti capaci di regolare pesantemente l’attività della tiroide.
Nella maggior parte dei casi, l’ipotiroidismo primario è associato a malattie autoimmunitarie della tiroide (la più comune delle quali è la tiroidite cronica di Hashimoto), oppure a gravi carenze di iodio nella dieta o a cause iatrogene (uso – abuso di determinati farmaci).
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