Come riportato dalla prestigiosa rivista The Lancet, i pazienti con diabete di tipo 2 a insorgenza precoce sono a maggior rischio di malattia cardiovascolare non fatale.
Da un lato bisogna considerare che l’età di insorgenza del diabete tipo 2 si sta riducendo e dal momento che i pazienti non cinesi con diabete di tipo 2 a insorgenza precoce (qui definito come diagnosi a <40 anni d’età) hanno un rischio accresciuto di complicazioni vascolari, sono stati esaminati gli effetti del diabete tipo 2 a insorgenza precoce rispetto a insorgenza tardiva sul rischio di malattie cardiovascolari non fatali in Cina.
Risultati della ricerca
“Dei 222.773 pazienti reclutati dall’1 aprile 2012 al 30 giugno 2012, 24.316 (l’11%) presentavano malattia cardiovascolare non fatale. I pazienti con diabete a insorgenza precoce avevano una maggiore prevalenza corretta per età di malattia cardiovascolare non fatale rispetto ai pazienti con diabete a insorgenza tardiva (11,1% rispetto a 4,9%; p<0,0001). Dopo la correzione per età e sesso, i pazienti con diabete di tipo 2 a insorgenza precoce presentavano un rischio maggiore di malattia cardiovascolare non fatale rispetto a quelli con diabete di tipo 2 a insorgenza tardiva (OR 1,91, CI al 95% 1,81–2,02). La correzione per la durata del diabete ha attenuato moltissimo la dimensione dell’effetto per il rischio di malattia cardiovascolare non fatale (1,13, 1,06–1,20). I risultati dello studio di convalida hanno dimostrato che l’esclusione dei pazienti con trattamento relativo alla sola dieta e senza correzione per farmaci ipolipidemizzanti e antipertensivi produceva alterazioni marginali negli OR per il rischio di malattia cardiovascolare non fatale in pazienti con diabete di tipo 2 a insorgenza precoce rispetto a diabete di tipo 2 a insorgenza tardiva. Il diabete di tipo 2 a insorgenza precoce restava associato a un rischio accresciuto di malattia cardiovascolare, attribuibile a una maggiore durata del diabete.”
Interpretazione
“I pazienti cinesi con diabete di tipo 2 a insorgenza precoce sono a maggior rischio di malattia cardiovascolare non fatale, attribuibile perlopiù a una maggiore durata del diabete.”
Le informazioni qui fornite hanno lo scopo di informare, ma non possono in alcuna maniera sostituire la valutazione medica.
Rivolgetevi sempre al vostro endocrinologo di fiducia.