Polimenorrea: cause anticipo mestruazioni Le cause dell’anticipo delle mestruazioni, anche chiamata polimenorrea, possono essere varie e spesso sono motivo di grande preoccupazione per le donne. Tuttavia nel corso della vita di tutte le donne è possibile avere delle alterazioni, cioè delle irregolarità del ciclo mestruale, e come prima cosa è importante capire cosa significa avere un ciclo irregolare (il consiglio è sempre comunque quello di rivolgersi sempre ad uno endocrinologo, prima di andare su google è cercare Cause anticipo mestruazioni (non fatelo mai, mi raccomando)! In primo luogo bisogna rispondere alla seguente domanda: quando è possibile dire che un ciclo mestruale è regolare o irregolare? Molte donne credono di avere il ciclo irregolare se questo non si presenta regolarmente ogni 28 – 30 giorni. Invece un ciclo mestruale per poter essere definito irregolare deve essere valutato da più punti di vista, in quanto per poter identificare la regolarità del ciclo mestruale ci si deve basare su tre elementi fondamentali: ritmo quantità durata Il ritmo (o frequenza mestruale) va calcolato contando i giorni compresi fra il primo giorno di una mestruazione e il primo giorno della mestruazione successiva. In media questo intervallo di tempo per la maggior parte delle donne è di 28-30 giorni, ma si considera regolare un ciclo che ha una frequenza abituale compresa tra i 25 e i 35 giorni. Si parla invece di ritmo irregolare quando ci sono anomalie del ritmo, della quantità e della durata. Una donna ha un ritmo mestruale irregolare quando fra i giorni di inizio di due mestruazioni successive c’è un intervallo inferiore ai 25 giorni e superiore ai 35. In particolare se il ciclo è superiore a 35 giorni si parla di oligomenorrea, se il ciclo è inferiore ai...
Disordini mestruali Lo sapevi che circa 2 visite specialistiche su 10 sono per discutere delle alterazioni del ciclo? Proprio così, i disordini mestruali rappresentano il 15% delle cause di consultazione medica ginecologica, infatti ogni donna desidera avere un ciclo mestruale regolare per ritmo, quantità e durata ed ogni variazione dalla normalità causa sempre forti preoccupazioni. Disordini di varia natura possono alterare il corretto funzionamento del ciclo mestruale, causa di natura sia organica che funzionale le quali hanno bisogno di un corretto inquadramento diagnostico al fine di preservare la salute e la fertilità della donna. In linea generale le alterazioni più comuni di questo delicato processo fisiologico sono legate a variazioni del ritmo (oligomenorrea, polimenorrea, amenorrea), della quantità e durata (ipomenorrea e ipermenorrea) o alla dismenorrea. In questo articolo voglio approfondire la polimenorrea. La polimenorrea è un’anomalia del ciclo mestruale La polimenorrea è un disordine caratterizzato da una fase luteale eccessivamente breve, ovvero quella che va dall’ovulazione all’arrivo della mestruazione. Questa fase del ciclo femminile, a differenza delle due precedenti, ha una durata fissa, vale a dire 14 giorni. Ma in caso di polimenorrea i tempi si abbreviano tanto che l’intervallo tra una mestruazione e l’altra può ridursi a 20-21 giorni. In pratica il ciclo mestruale tende a manifestarsi prima dei 25-36 giorni nei quali la sua comparsa può essere considerata canonica. Questa variazione anomala dei tempi fisiologici del ciclo non ha una causa specifica e determinata unica, ma sono svariati i fattori che possono portare alla polimenorrea. Ad esempio, uno su tutti, lo stress ma anche la giovane età. Di seguito riportiamo un elenco delle principali cause di questa disfunzione: Endometriosi: questa è una delle cause più comuni e a volte proprio la...
Polimenorrea: quando il ciclo viene in anticipo Quando una mestruazione si presenta con un anticipo di almeno tre giorni siamo in presenza della polimenorrea, un tipico disturbo del ciclo mestruale abbastanza comune. Se il fenomeno è isolato, non capita frequentemente cioè non si ripete nei cicli successivi, non deve destare troppa preoccupazione, ed in questo caso magari la stanchezza e lo stress possono giocare un ruolo determinante. Se invece la polimenorrea tende a ripresentarsi siamo in presenza di un caso molto diverso. In questa specifica evenienza bisogna procedere con l’esecuzione di dosaggi ormonali per rilevare eventuali alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio. Frequentemente il problema è legato ad una “insufficienza luteale” ovvero ad una inadeguata produzione di progesterone da parte dell’ovaio nella seconda parte del ciclo mestruale. Invece ulteriori possibili cause possono essere iperprolattinemia, alterazioni tiroidee e così via. Cause di polimenorrea La polimenorrea è causata da una riduzione dello stadio proliferativo (chiamata anche fase preovulatoria) oppure da una diminuzione della fase secretiva (definita invece fase postovulatoria): il primo caso non deve destare preoccupazioni, mentre il secondo potrebbe essere, nei casi più gravi, spia d’infertilità (la donna non riesce a portare a termine la gravidanza). In più è stato registrato da un punti di vista statistico che le donne con malattie cardiache sono predisposte maggiormente a manifestare polimenorrea. Il fenomeno può essere influenzato da un’alterazione a livello dell’endometrio: quando la mucosa della cavità interna uterina (cioè l’endometrio) non risponde più correttamente ad uno stimolo ormonale può comparire polimenorrea. Anche le modulazioni endocrine possono concorrere all’accorciamento del periodo tra una mestruazione e l’altra, così come la presenza di neoplasie uterine (es. fibromi): in genere, la presenza di miomi è associata anche a metrorragia e menorragia. Incidenza...
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